La tradizione al centro del matrimonio ebraico in Palazzo Brancaccio, luxury location per matrimoni al centro di Roma.
Sappiamo come il matrimonio nell’ebraismo costituisca uno dei doveri più importanti. Questo precetto ristabilisce l’unità originaria di Adamo che conteneva in sé il principio maschile e quello femminile e provvede alla continuità del popolo ebraico, attraverso la procreazione.
Tradizione, rituali e benedizioni dove porre le basi per la fondazione di una casa e di una famiglia ebraica in una residenza d’epoca del 1880 che occupa nella Capitale una posizione strategica, trovandosi tra il Colosseo e le principali bellezze di una cultura millenaria.
Palazzo Brancaccio è oggi la più affascinante cornice per organizzare il matrimonio ebraico dei propri sogni a Roma: gli arredi d’epoca, i lampadari in vetro di Murano, drappeggi, affreschi e arazzi, il parco con il suo Ninfeo, i giardini e la fontana zampillante al centro della rotonda, rendono questa splendida residenza d’epoca lo scenario più giusto per realizzare il proprio matrimonio da favola.
Il matrimonio ebraico a Roma
Il matrimonio ebraico è una cerimonia che segue la Legge e la tradizione ebraica. Gli sposi con il matrimonio si purificano, rinascono simbolicamente senza peccato, aprendosi a una nuova vita da percorrere insieme.
La cerimonia viene celebrata dal Rabbino officiante e si svolge sotto un baldacchino di stoffa generalmente ricoperto di velluto rosso con ricami in oro che rappresenta la futura abitazione dei due sposi, chiamato chuppah o huppah.
Il rabbino benedice un calice di vino pronunciando un sermone prima che lo sposo doni un anello di proprietà alla sposa - così facendo simboleggia la sua intenzione di riservarla esclusivamente a se stesso.
Dopo il dono il Rabbino legge la ketubah, il contratto matrimoniale, nel quale si spiegano i diritti e i doveri della coppia e soprattutto gli obblighi del marito verso la moglie. Gli sposi si avvicineranno all’armadio sacro contenente i rotoli della Torah insieme ai loro genitori ed al Rabbino, che davanti al testo sacro pronuncerà l’ultima benedizione che proteggerà il loro matrimonio.
Al termine della cerimonia lo sposo infrangerà il calice del vino, come atto simbolico che serve a ricordare la distruzione del Tempio di Gerusalemme e la diaspora del Popolo Ebraico.
Il via al ricevimento sarà sancito dalla benedizione di una forma di pane (challah), che rappresenta l’unione delle famiglie.
Catering Kosher
Una cucina gourmet capace di attenersi alle regole della kasherut.
Questa la proposta di catering kosher che Palazzo Brancaccio propone per festeggiare il giorno più bello.
Nonostante sia necessaria una grande dimestichezza con il gran numero di leggi che regolano la kasherut, la cucina gourmet e gli Executive Chef saranno in grado di preparare proposte culinarie che rispettino le regole alimentari ebraiche soddisfacendo i vari criteri richiesti attraverso il controllo della natura delle materie prime, la preparazione del cibo e le caratteristiche dell'animale stesso.
Vietati ovviamente animali impuri come il maiale, il coniglio, il cavallo, i crostacei; divieto di mescolare carne e latticini nello stesso pasto mentre per quanto riguarda il pesce il divieto si riferisce alle specie che non possiedono pinne o squame, come crostacei, frutti di mare e molluschi.
Unconventional food, menù kosher e dolci tipici per festeggiare, tra tradizione e innovazione, il tuo matrimonio.